In questa guida spieghiamo come proteggere i tubi dal gelo e dalle dispersioni di calore.
Il materiale da usare in entrambi i casi è assolutamente lo stesso. È comunque necessario avere libero accesso alla tubazione su tutta la sua circonferenza; se un tubo pertanto risultasse appoggiato a una parete o al soffitto è necessario (e possibile) allontanarvelo provvisoriamente di almeno 3-4 cm.
Il materiale da usare può essere costituito da un cordone con un diametro compreso fra i 3 e 5 cm, da una striscia di feltro larga 540 cm di vari spessori, oppure da coppelle ossia da tubi di materiale isolante di vario spessore tagliati in senso longitudinale che possono essere inseriti «per elasticità» sulle tubazioni. Cordoni e feltri vanno arrotolati sulla tubazione per tutta la sua lunghezza scoperta oppure solamente sui gomiti o nelle curve se per i tratti rettilinei si sono usate le coppelle.
Preparatevi degli spezzoni di cordone o di feltro lunghi 2 o 3 metri; se usate lunghezze maggiori il lavoro procede con lentezza e difficoltà soprattutto nel primo tratto di ogni spezzone;
fissate il cordone A all’inizio dell’avvolgimento; tenete l’estremità B con una mano e avvolgetevi sopra il cordone come in C;
iniziate l’avvolgimento sormontando il pezzo iniziale fissato in precedenza;
non tirate il cordone durante l’avvolgimento, ma stipate bene fra loro le singole spire;
se adottate una copertura in feltro, invece, ogni spira dovrà sormontare di 1-2 cm quella precedente, ottenendo così un isolamento corretto e senza interruzioni;
fissate il feltro ogni 30-40 cm con legature; quando arrivate al termine di uno spezzone di cordone (o di feltro) è necessario impedire a questo di srotolarsi garantendo al successivo di proseguire l’isolamento con continuità. Per far questo potete procedere in due modi alternativi: potete intrecciare le due estremità del cordone se questo è costituito da tre trefoli di isolante; se volete invece fare alla svelta e il cordone è costituito da fibre non intrecciate, potete fissare contemporaneamente l’estremità finale dello spezzone già avvolto e quella iniziale del successivo al tubo mediante nastro adesivo;
fissate il cordone A all’inizio dell’avvolgimento; tenete l’estremità B con una mano e avvolgetevi sopra il cordone come in C;
iniziate l’avvolgimento sormontando il pezzo iniziale fissato in precedenza;
non tirate il cordone durante l’avvolgimento, ma stipate bene fra loro le singole spire;
se adottate una copertura in feltro, invece, ogni spira dovrà sormontare di 1-2 cm quella precedente, ottenendo così un isolamento corretto e senza interruzioni;
fissate il feltro ogni 30-40 cm con legature; quando arrivate al termine di uno spezzone di cordone (o di feltro) è necessario impedire a questo di srotolarsi garantendo al successivo di proseguire l’isolamento con continuità. Per far questo potete procedere in due modi alternativi: potete intrecciare le due estremità del cordone se questo è costituito da tre trefoli di isolante; se volete invece fare alla svelta e il cordone è costituito da fibre non intrecciate, potete fissare contemporaneamente l’estremità finale dello spezzone già avvolto e quella iniziale del successivo al tubo mediante nastro adesivo;
L’uso delle coppelle H è consigliato soprattutto sui tratti diritti e in assenza di derivazioni, saracinesche o altro; per il montaggio procedete in questo modo:
prendete la misura del tratto da rivestire e, con un segaccio, tagliate la coppella un po’ più corta (circa 2 cm) del tratto voluto;
fate forza con le mani per aprire il taglio longitudinale del tubo isolante a una sua estremità e incastrarlo sul tubo;
procedete ora verso l’altra estremità pressando’ la coppella nella sua sede;
chiudete la coppella facendo combaciare alla perfezione i lembi del taglio e assicuratela in questa posizione fasciandola a intervalli di 50 o 60 cm con nastro adesivo;
rivestite gli intervalli costituiti da gomiti, saracinesche e deviazioni usando cordone isolante in più strati.
Anche se può sembrare intuitivo, dovendo acquistare delle coppelle, è necessario indicare il diametro esterno del tubo da rivestire e lo spessore dell’isolante richiesto.
Specialmente nelle regioni dove la temperatura scende raramente sotto lo zero, si può essere presi alla sprovvista da un inverno particolarmente rigido. Dovendo, in questo caso, proteggere con assoluta tempestività soprattutto le tubature e i serbatoi dell’acqua fredda dal gelo e dalle conseguenti spaccature, può essere necessario ricorrere a temporanei rivestimenti di emergenza. Il rendimento di questi isolanti sarà indubbiamente inferiore di quelli eseguiti ad opera d’arte, ma ugualmente efficace soprattutto se la temperatura non raggiunge molti gradi sotto lo zero:
utilizzate a questo scopo carta da giornali, preferendo quella dei quotidiani sia per le dimensioni maggiori, sia per la maggior maneggevolezza;
per le tubazioni, procedete come segue:
prendete una pagina di giornale aperta e, afferrato il lato lungo con due mani, arricciatelo fino a ottenere un bastone crespo;
avvolgete questo isolante di emergenza senza schiacciarlo troppo seguendo una tecnica simile a quella vista in precedenza per i cordoni; fissate spesso con nastro adesivo o legature di spago.
Questa protezione è più efficace di quella fatta con stracci, soprattutto se il tubo si trova al coperto.
Per i serbatoi procuratevi una scatola di cartone o un sacco di plastica nei quali sia possibile contenere il serbatoio;
infilate poi fra serbatoio e contenitore carta da giornale appallottolata avendo cura di spingerla fino in fondo.