In questa guida spieghiamo come riparare e rinnovare i paralumi.
Come riparare un paralume
Quando si parla di riparare i paralumi si riferisce essenzialmente ai danni che possono subire il telaio metallico e le passamanerie del rivestimento; strappi, rotture o bruciacchiature del rivestimento possono essere riparate solamente con la loro sostituzione.
I punti più soggetti a rompersi sono, senza dubbio, le congiunzioni tra l’anello inferiore e le centine; queste parti sono unite fra loro mediante saldature a stagno:
potete ripristinare l’originaria integrità staccando dal punto danneggiato sia il tessuto A del paralume vero e proprio, sia il nastro di rivestimento B, C e D della centina e dell’anello; procedete per prima cosa alla scucitura parziale della frangia e della passamaneria a cavallo della centina; staccatele per un tratto di 5 cm per parte;
scucite poi il tessuto del paralume che generalmente è avvolto attorno all’anello; anche in questo caso la scucitura sarà lunga 10 cm circa: a questo punto avrete messo in luce il telaio con il relativo avvolgimento di nastro;
togliete quest’ultimo per poter srotolare un tratto di almeno 5 cm sulla centina e 5 cm per parte sull’anello;
fermate provvisoriamente piegato in su con del filo per imbastire il lembo del paralume appena scucito in modo da tenerlo lontano dal punto in cui si dovrà eseguire la saldatura a stagno; pulite accuratamente le parti da unire, usando carta vetrata sottile e togliendo ogni traccia di ossido, ma non eliminando completamente lo stagno preesistente;
se dovete unire fra loro due pezzi di filo di ferro con saldatura a stagno, sarà necessario scaldare bene con la punta del saldatore a stagno il punto da saldare fino a quando lo stagno preesistente entrerà in fusione;
posate sul punto il filo di stagno preparato che fonderà all’istante;
fatene colorare quanto basta per ottenere una saldatura robusta: l’eccesso di stagno è antiestetico e, alcune volte, si rivela controproducente alla solidità della saldatura;
se non siete molto pratici nella saldatura a stagno, coprite con uno straccio pulito il rivestimento del paralume dove dovrebbero cadere gocce di stagno fuso, oppure ricorrete alla riparazione mediante colle epossidiche a doppio componente.
Questo sistema è l’unico possibile fra l’altro per la riparazione di paralumi rivestiti in plastica senza dover ricorrere all’intero smontaggio del rivestimento. Il procedimento di preparazione è analogo al precedente:
pulite con cura le parti da porre a contatto usando alcool o benzina (non usate mai la trielina che può intaccare in modo irreparabile la plastica);
preparate una goccia di colla a doppio componente;
bagnate di colla le due parti da unire;
ponete le due parti a contatto e mantenetevele usando un anello elastico o una legatura di filo sottile;
fate colare un’altra goccia di colla sul punto di giunzione per rinforzo;
lasciate far presa per almeno 24 ore;
procedete quindi alla sistemazione del nastro di rivestimento del telaio che potrà essere fissato sia con punti che con colla;
provvedete poi al fissaggio di tessuto del paralume e della passamaneria: in questo caso usate filo dello stesso colore del tessuto cosi che sia possibile mimetizzare efficacemente la linea della cucitura.
Come rinnovare un paralume
Volendo dare un nuovo aspetto a un vecchio paralume (più comunemente noto col nome francese di abatjour) o per dare un abito nuovo a uno ormai infeltrito di polvere e sporcizia, è necessario, prima di tutto, eliminare drasticamente il vecchio rivestimento (senza buttarlo via) e mettere a nudo il telaio metallico;
eseguite, se necessario, le riparazioni alla struttura metallica e pulite da eventuali tracce di ruggine con carta abrasiva o paglietta d’acciaio: se le tracce di ruggine sono profonde verniciate il telaio con vernice antiruggine;
avvolgete l’intera struttura metallica, quando la vernice sarà asciutta, con la fettuccia di tela che dovrà essere larga 1-1,5 cm in relazione al diametro del filo di ferro usato;
iniziate col ricoprire la centina procedendo dall’alto in basso in diagonale;
bloccate la fettuccia con un nodo al termine di ogni centina;
ripetete l’operazione sulle altre centine e sui due anelli (superiore e inferiore). La fettuccia potrà essere bloccata in questo caso con una cucitura;
potete ricoprire tuttavia le centine, specialmente quelle alle quali non sono fissati i montanti di sostegno, con nastro adesivo di plastica di colore adatto a quello del rivestimento usato;
tagliate ora il tessuto nella giusta misura conferendogli la tipica forma del paralume;
eseguite dapprima uno stampo di carta. Se il tessuto usato per il rivestimento è in tinta unita, lo stampo sarà fatto in due metà. Se invece volete usare tessuto con disegni, fiori o figure, sarà necessario fare lo stampo delle dimensioni di uno spicchio;
avvolgete per fare lo stampo mezzo telaio A o un solo spicchio con un foglio di carta leggera B;
piegate la carta attorno agli anelli e alle due centine opposte come in C;
togliete la carta dal telaio, stendetela su di un tavolo e marcate a matita le pieghe P;
ritagliate la carta lungo i segni;
piegate in due il tessuto della fodera;
fissatevi sopra lo stampo con uno spillo e tagliate quindi il tessuto avendo cura di lasciare un bordo di un paio di centimetri tutto attorno; avvolgete con una metà della fodera il telaio; fissate la fodera con spilli alle due centine opposte;
segnate con una matita il tessuto lungo queste centine;
togliete gli spilli e stendete la mezza fodera sopra l’altra;
unitele con una cucitura che dovrà essere interna alla linea e distante da questa circa mezzo centimetro;
tagliate via il tessuto superfluo;
ripetete l’operazione con il tessuto del rivestimento. In questo caso però la cucitura dovrà essere fatta lungo la linea e non internamente a essa;
iniziate ora il montaggio della fodera che dovrà trovarsi all’interno del telaio;
fissatene il bordo inferiore al corrispondente anello del telaio mediante spilli;
stendete la fodera internamente al telaio; praticate un taglio in corrispondenza di ciascun montante di sostegno per poterla avvolgere e fissare con spilli attorno all’anello superiore; distribuite il tessuto in modo regolare tutto attorno e, spostando gli spilli, garantite una tensione omogenea;
cucite quindi tutto attorno ai due anelli tagliando poi via il tessuto superfluo e lasciando l’orlo più piccolo possibile;
infilate ora il rivestimento esterno, dopo averlo rovesciato, sul telaio, facendo in modo che le cuciture vengano a trovarsi in corrispondenza delle centine alle quali sono fissati i montanti di sostegno;
fissate con cura il tessuto agli anelli superiori e inferiori usando gli spilli;
curate la distribuzione omogenea del tessuto e la sua tensione;
cucite tutto attorno, eliminando via via gli spilli e tagliate il tessuto superfluo;
potete applicare al paralume frange e passamaneria adatte, ovviamente, al suo stile per completare il lavoro nascondendo allo stesso tempo le cuciture;
iniziate con il fissare la frangia tutto attorno all’anello inferiore, prima con gli spilli e quindi con una cucitura;
usate filo dello stesso colore della fodera interna del paralume; questa cucitura, infatti, dal lato esterno sarà nascosta con l’applicazione della passamaneria che verrà cucita sul bordo superiore della frangia curandone l’allineamento e facendo in modo che la giuntura avvenga in corrispondenza di uno dei montanti di sostegno; usate, in tal caso, il colore del filo tale da confondersi con il disegno della passamaneria. La stessa passamaneria dovrà essere usata per l’anello superiore.
Se però lo stile del paralume non prevede l’uso di frange o passamaneria, la rifinitura dei due anelli superiore e inferiore dovrà avvenire in modo diverso;
ricoprite in questo caso gli anelli con un nastro di tessuto di colore adatto, largo 2-2,5 cm in relazione allo spessore degli anelli;
facilitate la cucitura di questo nastro che dovrà
avvolgere gli anelli, piegandolo a metà e stiratelo prima di iniziare la cucitura;
disponete poi il nastro cosi preparato a cavallo dell’anello e cucitelo al rivestimento e alla fodera passando con l’ago da parte a parte sotto all’anello;
ripetete l’operazione per l’anello inferiore; potete usare in altri casi i nastri incollati con adesivo plastico, soprattutto quando il rivestimento del paralume è fatto con materiale plastico o rigido che mal sopporta le forature conseguenti alle cuciture;
fissate ora il paralume al portalampade (prima di inserire l’alimentazione elettrica alla lampada) stringendo a fondo la ghiera.