In questa guida spieghiamo come aggiustare le sedie imbottite.
Indice
Come sostituire le cinghie alle sedie imbottite
Le cinghie possono essere di tela robusta oppure elastiche. Il procedimento per la loro sostituzione non varia da un tipo all’altro:
togliete le vecchie cinghie staccando il fondo (dett. 1);
fate leva con un martello, picchiettando eventualmente per smuovere i chiodini;
staccate i chiodi (dea. 2) dalle strisce di juta o elastiche con un cacciavite o uno scalpello, dopo averle scucite con una lama affilata dalle molle.
Il dettaglio 3 mostra come costruire un tenditore di legno per le strisce nuove; funziona avvolgendo un giro della striscia attorno al tenditore, facendo poi leva sul suo incavo;
avvolgete la cinghia nuova al tenditore (dett. 1); fissatele con un chiodo alla sedia e poi tagliate al punto A;
seguite lo schema (dea. 2) per l’intreccio delle cinghie e la cucitura;
tagliate le strisce lasciando circa 3 cm di troppo, che dopo il fissaggio con il primo chiodino dovrete rivoltare e fissare definitivamente con cinque chiodi (tre verso l’interno della sedia; due verso l’esterno);
completate il lavoro cucendo attentamente tutte le cinghie alle molle, seguendo una traccia simile a quella della figura per ottenere una tensione più uniforme nelle varie parti della sedia;
rimettete quindi il fondo di cotone o juta e fissatelo con chiodini o colla.
Come sostituire la fodera di juta
Staccate, con il cacciavite, o meglio, con scalpello e martello, tutti i chiodi che fissano il rivestimento esterno, dopo aver tolto il nastro (sovente incollato) che li ricopre;
agite con estrema delicatezza per non danneggiare il legno della sedia;
tagliate con una lama bene affilata il legaccio che fissa l’imbottitura alla juta sottostante; non eliminate del tutto la vecchia juta, a condizione naturalmente che le sue parti fissate alla sedia siano ancora in buone condizioni, se volete ottenere una riparazione veramente salda; procuratevi un pezzo di juta di misura sufficiente a coprire la parte danneggiata;
fate un bordo largo un paio di centimetri nella parte posteriore della sedia e fissatelo con una serie di chiodini A all’intelaiatura della sedia;
cucite sui due lati la nuova juta a quella vecchia, dopo aver voltato al disotto un bordo largo 2 cm, e averne fissato i due angoli anteriori con due ferri da maglia B;
ricordate che per questo tipo di lavoro occorre un ago ricurvo C (dett. 1);
annodate il primo punto, poi procedete in avanti fino a quando si raggiungono i due ferri da maglia, stando bene attenti a tendere il filo a ogni punto (dett. 2);
completate la cucitura anche sulla parte anteriore prima di estrarre i ferri. Qualora questa coincidesse con il telaio della sedia, anziché eseguire una cucitura, ripiegate il solito bordo di due centimetri e fissatelo alla sedia stessa con una serie di chiodini, a distanza di 4 cm l’uno dall’altro;
bloccate la juta e al tempo stesso consolidate il molleggiamento, cucendo il tessuto alle molle sottostanti e seguendo lo schema, con ancora-mento in tre punti per ciascuna delle molle.
Come sostituire una vecchia imbottitura
Le imbottiture di lana o di crine con cui probabilmente la vecchia sedia era stata costruita possono facilmente essere sostituite da un foglio di gommapiuma che abbia più o meno lo stesso spessore, vale a dire 10 o 15 mm:
stendete la vecchia imbottitura sulla nuova juta e misuratela con attenzione;
tagliate quindi il foglio di gommapiuma lasciando bordi supplementari larghi un paio di centimetri;
collocate lo strato di gommapiuma al posto della vecchia imbottitura;
tagliate gli angoli posteriori con lo stesso coltello lungo o con una lama, affinché la nuova imbottitura circondi esattamente i montanti dello schienale;
segnate sulla gommapiuma con una matita o un pezzo di gesso colorato una serie di linee in corrispondenza dei bordi della sedia;
tagliate esattamente lungo queste linee con una lama affilata dopo aver fissato la gommapiuma alla juta con una serie di spilli o con ferri da maglia di diametro molto piccolo;
misurate poi con un metro da stoffa, passando sopra l’imbottitura, la larghezza e la lunghezza del sedile concedendo 2 cm di più oltre la linea di fissaggio con i chiodi situati su ognuno dei lati;
tagliate in base a queste misure quello che sarà il rivestimento della sedia;
stendetelo sulla sedia, assicurandovi che sia ben centrato, e fissatelo con una serie di spilli; fissatelo con un chiodino che lo blocchi centralmente al telaio della sedia;
lisciate bene il rivestimento ed eseguite lo stesso tipo di fissaggio anche sulla parte anteriore della sedia;
lisciate il rivestimento verso entrambi gli angoli anteriori e fissate delicatamente con puntine, quindi lisciate sui due lati, dalla parte anteriore
fino al centro, e anche qui fissate con alcune puntine (dett. 1);
piegate gli angoli posteriori fino al montante dello schienale e tagliate il tessuto diagonalmente, in modo che il rivestimento possa poggiare senza fare grinze (dett. 2);
lasciate alcuni millimetri di margine agli angoli posteriori, e servendovi di un paio di forbici fate entrare il tessuto nello stretto interstizio fra i montanti e l’imbottitura del sedile;
fate quindi scivolare la parte posteriore del rivestimento fra i due montanti dello schienale, tendetela e fissatela con i chiodini previsti lungo la linea di fissaggio;
eseguite la stessa operazione anche sui due lati, procedendo verso gli angoli anteriori. Ognuno dei chiodini, detto per inciso, deve essere a 2-3 cm da quello precedente;
tendete, giunti agli angoli anteriori, il tessuto dal centro dell’angolo verso il basso, e fissate con un chiodino;
fissate altri due chiodini a circa tre centimetri dal primo, uno per parte, tenendo sempre teso il tessuto;
prendete lo sbuffo posteriore del tessuto e piegatelo in avanti, dopo aver tagliato il tessuto stesso dalla base fino all’altezza del chiodo centrale;
prendete poi lo sbuffo che rimane sul davanti e piegatelo all’indietro;
fissate quindi con tre chiodini;
controllate che il rivestimento sia perfettamente teso, e che tutti i chiodi siano bene fissati; tagliate con una lama bene affilata il bordo del panno pochi mm sotto la linea dei chiodini; ricoprite tutti i chiodini con un nastro decorativo (dett. 3);
fissatelo a una estremità della sedia con due punte a testa piatta, quindi spalmatene la parte interna con un adesivo adatto ai tessuti (tutti i tipi a base di lattice vanno bene);
incollate un lato della sedia per volta, fissando con una punta a testa piatta a ogni angolo.
Come riparare uno strappo in corrispondenza di bordi in rilievo
Questo inconveniente si verifica di solito nelle sedie con rivestimento di plastica che può strapparsi proprio in corrispondenza di una delle cuciture laterali:
prendete con le dita delicatamente la parte che si è strappata;
piegate a facendo un piccolissimo risvolto e fissate questo all’imbottitura (dett. 1) con un normale ago da rammendo;
attenzione: lo strappo, in questo momento, deve apparire «chiuso»;
inserite (dett. 2) altri aghi per tutta la lunghezza dello strappo, affinché lo strappo stesso risulti completamente «chiuso»;
prendete un ago curvo, annodate il filo e fatelo passare una volta nel rivestimento della sedia (dett. 3);
tirate bene il filo, quindi (dett. 4) infilate l’ago dalla parte superiore del rivestimento all’estremità dello strappo e fatelo passare sotto il bordo in rilievo, finché ricompare sulla fiancata del sedile, sotto il bordo;
infilate quindi l’ago nella fiancata stessa, a contatto con il bordo (dett. 1);
tendete bene il filo, affinché chiuda bene lo strappo;
fate passare ora l’ago (dett. 2) sotto il bordo, stando bene attenti a farlo uscire fra lo stesso bordo e il rivestimento superiore, senza però toccare quest’ultimo (un passaggio, quindi, proprio «nello» strappo);
tendete bene anche qui il filo;
fate passare infine (dett. 3) l’ago curvo nella parte superiore del rivestimento, e sotto il bordo, facendolo infine ricomparire nella fiancata, come si era precedentemente visto al dettaglio 4 della figura precedente;
ripetete ora la serie delle operazioni per il punto successivo ricominciando daccapo fino a riparazione completa (dett. 4);
togliete a mano a mano che procedete in questa operazione gli aghi da rammendo che avevate inserito e che, alla lunga, potrebbero anche intralciare il lavoro.
Va da sé che, se lo strappo è troppo lungo, o se è stato troppo a lungo trascurato finché si è allargato oltre un certo limite, questo tipo di intervento può presentarsi molto difficile, se non addirittura impossibile. È consigliabile, in questo caso, ricorrere alla soluzione drastica che consiste appunto nella sostituzione totale del rivestimento.