Le fonti di infiltrazione di acqua e di umidità sono molto numerose.
La figura ne mette in evidenza le principali. A il colmo del tetto; B le tegole; C l’attacco dei camini al tetto; D i lucernari esposti; E le gronde; F i telai delle finestre; G le canne fumarie; H ed I gli impianti idrosanitari; L i muri ai piani bassi ed M i pavimenti al pianterreno.
Poiché le conseguenze dell’umidità sono spesso disastrose è bene attuare un sistematico controllo preventivo. Nelle case moderne, specialmente in affitto, gli interventi da porre in atto per prevenire o eliminare le cause esterne sono limitati, dato che richiedono molto spesso grossi lavori da muratore sulle strutture esterne della casa.
Per piccoli problemi di umidità all’interno dell’abitazione è possibile intervenire semplicemente sfruttando un deumidificatore, in presenza di problemi strutturali saranno invece necessari alcuni lavori.
VENTILARE IL MURO
Quando all’interno di un muro perimetrale appaiono le caratteristiche efflorescenze o macchie di bagnato o muffe, ci si trova chiaramente di fronte a un’infiltrazione d’acqua dall’esterno.
Eliminate o quantomeno riducete in modo drastico il rimontare dell’umidità attraverso i muri;
ricorrete all’incorporazione di speciali prismi di terracotta A che hanno la proprietà di assorbire l’umidità dalle pareti per un raggio di 30-40 cm; montate di conseguenza i prismi a intervalli massimi di 35 cm;
disponete il prisma all’interno del muro con uno spigolo rivolto verso l’alto e con una pendenza che favorisca lo scolo all’esterno dell’acqua assorbita.
Se invece le infiltrazioni di umidità non sono eccessive, un rimedio efficace consiste nel creare una ventilazione forzata permanente sulla superficie della parete:
costruite pertanto una doppia parete a una distanza di 8-10 cm da quella umida;
potete realizzare la parete isolante in muratura o, molto più rapidamente ed efficacemente, con pannelli di truciolato compresso;
scrostate per prima cosa ogni traccia di efflorescenza o di muffa rompendo in questi punti anche l’intonaco;
fissate sul pavimento o sul soffitto, a una distanza di 8-10 cm dalla parete per tutta la sua lunghezza, dei listelli di legno da 4 x 4 cm; fissate verticalmente fra i due listelli, se la parete è grande, dei listelli verticali che «cadranno» in corrispondenza delle giunture fra i pannelli; prendete con cura le misure e fate tagliare da un falegname i pannelli necessari: per comodità di montaggio non superate 1,5 m di larghezza; l’altezza dei pannelli dovrà essere di circa 1/2 cm inferiore all’altezza della parete;
praticate in alto e in basso in ciascun pannello delle finestrelle oblunghe orizzontali, che consentendo il passaggio dell’aria e per l’effetto «camino» ventileranno la parete;
appoggiate il primo pannello ai telaietti e, usando dei piccoli cunei di legno incastrati in basso, sollevatelo fino a completa aderenza al soffitto; fissate il pannello con viti ai listelli;
stuccate le giunture e le viti di fissaggio incassate;
lisciate con carta vetrata sottile;
procedete alla tinteggiatura o alla tappezzatura seguendo le indicazioni previste per una parete in muratura;
togliete i cunei di legno e finite in basso con un battiscopa dello stesso tipo usato sulle altre pareti fissandolo con mastice;
potete, eventualmente, mascherare le bocchette di ventilazione con il battiscopa stesso e con le cornici.
RIVESTIMENTO IMPERMEABILE
In una casa in affitto non è conveniente eseguire lavori costosi; meglio ricorrere a un palliativo che consente di mantenere l’umidità all’esterno e di eliminare in modo definitivo danneggiamenti alla pittura o alla tappezzeria ricorrendo al rivestimento della parete incriminata con materiale impermeabile costituito da fogli di alluminio molto sottile del tipo usato in cucina facilmente reperibili e di semplice applicazione. Prima di applicarli sarà necessario predisporre la parete:
scrostate per prima cosa la vecchia pittura o tappezzeria, raschiando a fondo nei punti dove l’intonaco risultasse danneggiato o crinato; lavate il muro usando una soluzione composta da 1 parte di ammoniaca e 8 di acqua, aggiungendo un disinfettante del tipo lisoformio o simili;
stuccate con cura tutti i punti danneggiati; rasate a fondo con la spatola e, a essiccazione avvenuta, lisciate con carta vetrata;
acquistate presso un negozio di tappezzeria o di vernici un quantitativo di foglio di alluminio in rotolo sufficiente per coprire la parete interessata;
misurate la larghezza del foglio di alluminio e tracciate sulla parete, aiutandovi con un filo a piombo, tante righe verticali distanti fra loro quanto la larghezza del foglio meno 1 cm; tagliate ora tanti pezzi di foglio di alluminio quanti ne servono per coprire la parete: la loro lunghezza dovrà essere pari all’altezza della parete più 10 cm;
preincollate le strisce come si fa con la carta da parati;
usate un pennello largo come in B;
ripiegate colla su colla come in C, per il maneggio;
applicate il foglio di alluminio alla parete in maniera corretta avendo cura di stenderlo bene senza bolle;
usate a questo proposito la spazzola;
tagliate l’eccedenza come indicato in dettaglio; procedete nello stesso modo con gli altri fogli con una sovrapposizione di circa 1 cm fra l’uno e l’altro;
spalmate la colla attorno alle prese, che rappresentano sempre dei punti delicati, operando come in A;
tagliate a croce il foglio di alluminio già applicato come in B;
eliminate infine il superfluo come indicato in C; curate in modo particolare l’isolamento dei fili, spruzzando l’interno delle varie cassette di derivazione con apposita vernice isolante.