Come indica il nome, il terrario serve per animali che abitano esclusivamente o prevalentemente sulla terraferma, come lucertole, salamandre, rane, tartarughe e bisce (fig. 341). Il terrario deve essere adeguato al modo di vivere di ogni singola specie: bisce, rane, salamandre e tartarughe palustri amano l’ambiente umido con pozze d’acqua, i tritoni passano ceni periodi della loro vita integralmente nell’acqua, mentre le tartarughe terrestri, le lucertole, l’orbettino e certi colubridi preferiscono l’ambiente asciutto e soleggiato. Si distinguono perciò terrari secchi e terrari umidi, diversi anche per il tipo di vegetazione impiantato.
Dato che il terrario non deve essere a tenuta d’acqua, possiamo farlo facilmente in legno. Nella figura 342 è illustrato un modello semplice con le due pareti maggiori (6) di vetro. Le misure della base sono 60×30 cm, l’altezza è di 30 cm. Il fondo (1) e le pareti (2) possono essere fatti da una o più assi. Lateralmente sul fondo inchiodiamo i listelli (3) e le pareti (2). Sulle pareti laterali; i listelli (4) e (5) formano le scanalature per le lastre di vetro. Tutta la cassetta poggia sui tre listelli (8) che inchiodiamo dal basso. L’interno della cassetta racchiude la vasca (fig. 343) di lamiera zincata, saldata agli angoli e provvista di }m tubetto di scarico di 20 mm di lunghezza e 10 mm di diametro (il tubetto non deve sporgere di piú di un mm sopra il bordo). In corrispondenza del tubetto di scarico, il fondo della cassetta riceve un foro di 12 mm.
Una cornice (7) di listelli 20 x 20 mm, avvitata sulle pareti laterali (2), dà alla cassetta la resistenza necessaria; la cornice deve essere perciò ben raccordata, incollata ed inchiodata. Riempiamo le fessure tra vasca e cassetta con stucco da vetraio e tingiamo tutte le parti in legno in verde (vernice ad olio). Quando tutto è ben asciutto, inseriamo i vetri ed avvitiamo la cornice (7).
Manca ancora il coperchio (9) (fig. 344) che costruiamo di masonite 4 mm. La finestra ha le dimensioni 150 x 450 mm ed è chiusa da rete metallica sottile (10). Il coperchio può essere collegato con la cornice mediante due cerniere, oppure.— meglio — può essere sistemato entro le guide (11) (ferro piatto 1 x 15 mm e listelli 5×10 mm) in modo da poter essere sfilato orizzontalmente (fig. 344).
Impianto del terrario
Copriamo il fondo di pezzi di terraglia (cocci di vasi); un peno concavo deve chiudere dall’alto il tubetto di scarico. Segue uno strato di 1 cm di ghiaietta pulita ed infine uno strato di 3-4 cm di terra da vaso (nel terrario umido, di torba). Dobbiamo ora creare l’ambiente adatto per gli animali. Nel terrario umido sostituiamo una pane del fondo con una vaschetta (di vetro, del tipo usato per lo sviluppo di fotografie, oppure di plastica).
Ricopriamo la torba di muschio fresco; qualche pietra qua e là completa l’ambiente. La vegetazione adatta è costituita da felci, myosotis, drosera, scolopendrium ecc.; se la vaschetta è abbastanza profonda, possiamo darle un po’ di fondo e di vegetazione acquatica, come descritto per l’acquario.
Nel terrario asciutto la vaschetta può essere molto più piccola. La terra viene ricoperta di ritagli di tappeto erboso, una parte viene lasciata libera e riceve uno strato sufficientemente spesso di sabbia fine. La vegetazione è data da edera, sempreverde, grassella ecc.
La manutenzione
Ricordiamoci che non tutti gli animali vanno d’accordo rra loro e qualcuno serve come preda all’altro. Le bisce, in particolare, si nutrono di rane, piccoli rettili ecc., e farebbero piazza pulita in breve tempo; d’altra parte non possiamo pretendere che esse si nutrano, come quasi tutti gli altri animali da terrario, di insetti. Oltre mosche e larve di vario tipo, possiamo nutrire gli animali di lumache (senza guscio), uova di formiche (veramente si tratta dei bozzoli), cavallette e pezzetti di carne cruda. Tutto questo materiale viene introdotto attraverso uno sportellino del coperchio; quello non vivo si raggruppa in una scodellina.
Solo la tartaruga palustre esige che il mangime si trovi nell’acqua della vaschetta. E meglio non abbondare nel rifornimento, perché quanto non è mangiato -subito va in putrefazione e crea odori pestilenziali.
Come l’acquario, anche il terrario deve ricevere abbondante luce; le piante devono essere innaffiate regolarmente e l’acqua che defluisce dal tubetto di scarico viene raccolta in una vaschetta. E meglio inclinare un po’ tutto il terrario affinché l’acqua scorra verso il tubetto. La temperatura del terrario può essere di 16 o 20 gradi durante il giorno e non dovrebbe scendere al di sotto di 8 gradi durante la notte. Il terrario umido deve essere innaffiato più abbondantemente; è bene nebulizzarvi alcune volte al giorno un po’ d’acqua per mantenere l’atmosfera al giusto grado di umidità.
Tutti gli animali menzionati possono essere acquistati nel negozio specializzato. Ogni animale ricompensa largamente la cura che gli dedichiamo. Lo sviluppo delle rane e delle salamandre dalla forma branchiata alla forma pulmonata, il cambio della pelle delle bisce e delle lucertole, la deposizione delle uova e l’uscita dei piccoli, e in generale le abitudini degli animali ci offrono una continua fonte di osservazione e di diletto.
Quando gli animali sono adulti, il terrario diventa troppo stretto per loro, anche se fosse di dimensioni doppie di quelle indicate. Perciò d’estate li porteremo nel loro ambiente naturale e li lasceremo liberi.