I doppi vetri rappresentano senza dubbio la soluzione ideale. Il mezzo più semplice per applicare un secondo vetro su una finestra preesistente è quello di fissarlo direttamente a quest’ultima, utilizzando come supporto lo stesso telaio di legno. I metodi di montaggio sono essenzialmente due. Il primo fa ricorso a tutte le capacità del dilettante e utilizza, per il fissaggio del vetro, materiali di facilissima reperibilità; il secondo impiega invece profilati plastici, appositamente studiati allo scopo, che conferiranno al lavoro finito un aspetto più che professionale. In entrambi i casi, comunque, il primo lavoro da fare consiste nello smontaggio del telaio della finestra al fine di prendere le misure nel modo più preciso e di lavorare con sicurezza e comodità.
Se adottate una cornice di legno:
posate il telaio su un tavolo (copritelo con una coperta per evitare di graffiarlo) con il lato interno rivolto in alto e iniziate la tracciatura del lavoro;
dovrete montare il secondo vetro, nella quasi totalità dei casi, sul lato interno del telaio; qualora, però, nelle finestre a due battenti il lato centrale dei due telai presentasse un largo listello di «battuta» che riduce di molto lo spazio necessario per l’applicazione della cornice dovrete necessariamente applicarlo esternamente;
tracciate sul telaio con una matita un segno A tutto attorno al perimetro visibile del vetro; questa linea dovrà distare dal bordo B del vetro almeno un centimetro (nel dettaglio come si presenta in sezione il lavoro finito);
scegliete ora una cornicetta di legno (o fatela preparare appositamente) che abbia la fresatura profonda quanto è la distanza dal vetro tracciata in precedenza; è sufficiente, a questo proposito, un listello da 2 x 3 cm di sezione;
tracciate sul telaio una seconda linea che disterà dal bordo quanto è larga la cornice (nell’esempio 3 cm). Perché il lavoro sia presentabile dovete essere molto scrupolosi nel tracciare le righe, nel misurare e nel tagliare i lati della cornice; acquistate a questo punto la lastra di vetro delle misure del rettangolo interno tracciato sul telaio e iniziate la vera e propria messa in opera;
fissate la spugna paraspifferi D lungo i segni fatti;
eseguite la stessa cosa all’interno della cornice E;
preparate il tubicino F forato e pieno di materiale disidratante;
montate il vetro e fissate la cornice;
utilizzate, a questo proposito, viti che consentano, in caso di necessità, un agevole smontaggio. La testa delle viti potrà essere nascosta con un dischetto di impiallacciatura dello stesso legno usato per la cornice;
stringete le viti in modo progressivo;
stuccate con cura eventuali imperfezioni in corrispondenza delle giunture d’angolo;
lisciate accuratamente il legno della cornice e verniciatelo in modo che si adegui perfettamente al telaio sui cui è montato;
rimontate il telaio facendo attenzione che sarà ora un po’ più pesante;
ripetete le stesse operazioni per l’altro telaio e le altre finestre;
ricordate di pulire bene le superfici dei vetri che a montaggio ultimato non saranno più accessibili e di eseguire il lavoro in una giornata secca.
Se adottate un profilato plastico il lavoro di montaggio del secondo vetro alle finestre può semplificarsi considerevolmente e avere, per giunta, un aspetto assai più professionale poiché i profilati plastici sono appositamente studiati per questo scopo. Il profilato permette inoltre di ottenere un’intercapedine con uno spessore minimo di 16 mm, cosa che riduce di molto i fenomeni di rifrazione prodotti in ogni caso dal doppio vetro. Ma vediamo ora come è possibile realizzare tutto questo:
staccate il telaio A dalla finestra e posatelo su due sgabelli;
predisponetevi sotto una stufetta elettrica (nel dettaglio in alto come si presenterà il telaio a lavoro ultimato);
prendete per prima cosa le misure e approvvigionatevi del materiale. Le misure da prendere sono solamente tre; prima si misura la distanza che intercorre fra la superficie interna del vetro già esistente e la faccia interna del telaio; perché la misura venga presa con una certa precisione, si suggerisce di utilizzare due righelli. La seconda e la terza misura sono rispettivamente la lunghezza e la larghezza del bordo interno del telaio prese sullo spigolo. Con queste due ultime misure potete acquistare le lastre di vetro necessario. Se si chiama A la lunghezza del bordo interno del telaio presa prima, e la B la larghezza, la lastra di vetro dovrà essere lunga A —1,5 cm e larga B —1,5 cm.
La scelta del profilato di plastica è invece condizionata dalla distanza fra lastra di vetro preesistente e faccia interna del telaio. I profilati standard possono ricevere a incastro altri profilati aggiuntivi per adattarsi alle varie circostanze. In questo esempio il profilato standard si adatta perfettamente quando la distanza di cui sopra è compresa fra i 20 e i 22 m. I moduli aggiuntivi da applicare a incastro sul profilato base ne incrementano lo spessore di 5 mm; se ne possono montare più di uno. Per ogni finestra servono quattro giunti angolari per il profilato e qualche elemento di raccordo per poter utilizzare anche i ritagli di profilato. La lunghezza del profilato necessaria è data dal doppio della somma della misura A più quella B, moltiplicata per il numero delle finestre. Non è necessario tener conto di eventuali sprechi dovuti alla lunghezza standard di una verga di profilato grazie all’uso degli elementi di raccordo. Per maggior chiarezza si fa un esempio. Una finestra a un battente ha la misura A = 138 cm e quella B = 54 cm, la lastra di vetro dovrà essere di 138 —1,5 = 136,5 cm per 54 —1,5 = 52,5 cm. Lo spessore del vetro dovrà essere di 4 mm. Il profilato necessario sarà di (138 + 54) cm x 2 ossia 384 cm (si arrotonda per eccesso). Oltre a questo servirà il coprifilo che tiene in sede il vetro aggiunto il quale va acquistato della stessa misura del profilato. Infine serviranno una o più confezioni di disidratante (una confezione è sufficiente per circa 6 mq di vetro), dei chiodini da 16 mm a testa piana, un tubetto di adesivo per ABS e un po’ di stucco per vetri. Per il taglio dei coprifili potrà essere utile la «dima» che guida i tagli a 45°. Dopo aver preso le misure dovrete rimontare il telaio. Con i materiali necessari a piè d’opera rimontatelo posandolo sui due cavalletti o su due sgabelli.
Tagliate con un seghetto per plastica due pezzi di profilato lunghi quanto la misura A —3 cm e altri due lunghi quanto la misura B —3 cm;
fate attenzione tagliando di non danneggiare lo spessore biadesivo. Nell’esempio di prima due elementi saranno lunghi 138 —3 = 135 cm e gli altri due 54 —3 = 51 cm;
unite ora i quattro segmenti di profilato con altrettanti angolari;
provate ora la cornice cosi ottenuta sul telaio: deve potervisi inserire liberamente;
eseguite questa prova di inserimento senza togliere la carta protettiva agli spessori biadesivi; smontate due angolari dai segmenti corti; tagliate in misura i profilati B; applicate una striscia di nastro adesivo C sul lato forellato;
disponete ora verticalmente i due segmenti corti e riempiteli con materiale disidratante; il lavoro può essere agevolato impiegando un imbuto; non riempite fino al colmo, ma lasciate lo spazio per reinserire gli angolari D;
spalmateli prima di inserirli completamente con un velo di adesivo per ABS.
Ora il telaio è quasi pronto per il montaggio: preparate un vermicello di stucco lungo circa 10 cm per ciascun angolo e sistematelo;
pulite a fondo il vetro preesistente con un buon prodotto: togliete la carta protettiva dalla faccia interna del profilato;
staccate la carta protettiva E prima di montare il telaietto;
fissatelo sul telaio della finestra come in F con chiodini L;
accendete sotto il vetro per una decina di minuti la stufetta;
togliete il nastro protettivo C e la carta G; montate il vetro (che sarà stato pulito in precedenza). Si consiglia di usare un paio di vecchi guanti di pelle;
tagliate in misura il coprifilo usando la dima H; inserite i quattro segmenti a pressione sul profilato (vedi figura a destra);
sollevate il telaio e rimontatelo sulla finestra; ripetete lo stesso lavoro con l’altro telaio. I coprifili possono essere color legno o bianchi, ma potete colorarli della tinta desiderata.