Le giunzioni di un conduttore elettrico sono sempre fonte di preoccupazioni e guai se non eseguite a regola d’arte. Nel limite del possibile si cerca di eliminarle, ma tuttavia non è sempre facile:
spellate dapprima i conduttori senza danneggiarli;
togliete la guaina protettiva dai cavetti elettrici;
incidetela nel senso longitudinale con una lama affilata e poi tutt’attorno: fate attenzione a non danneggiare i fili interni;
isolate i singoli fili, liberandoli dall’isolante solo per lo stretto necessario;
regolate la vite della pinza spellafili sul diametro del filo nudo;
attorcigliate poi su se stesso il trefolo con molta cura;
allungate il cavetto evitando le giunzioni con nastro isolante che possono causare cortocircuiti: in commercio esistono giunti di varie dimensioni che consentono un lavoro “pulito” e soprattutto sicuro;
sostituite pertanto, finché è possibile, l’intero filo piuttosto che giuntarlo, che costituisce sempre un grosso rischio per colui che utilizza il cavo.
Nelle case moderne l’impianto elettrico non è in vista, ma giunge nei punti di utilizzo attraverso pareti, soffitti e pavimenti. È necessario, però, che i conduttori siano protetti e accessibili; a tale scopo l’impianto elettrico scorre entro una serie di tubi di vario diametro che si diramano per la casa, partendo dal contatore, e si biforcano o si collegano per mezzo di appositi pozzetti chiamati scatole o cassette di derivazione.
Le scatole di derivazione sono di varie fogge e dimensioni, realizzate in metallo o plastica; quest’ultima è da preferirsi dato che unisce alle doti di solidità anche quelle di isolamento. Le scatole di derivazione sono montate in tutti quei punti in cui si deve poter accedere all’impianto elettrico (prese, interruttori, deviatori ecc.), o in quei punti in cui sia necessario il controllo dell’impianto o per mezzo dei quali sia più facile infilare i vari fili. Dove sono inseriti prese o interruttori, le scatole sono chiuse da questi; nei punti di verifica o di giunzione, invece, sono chiuse da appositi coperchietti estraibili.
All’interno delle scatole di derivazione lo spazio non è certo abbondante e molto spesso in una sola scatola affluiscono numerose triplette di fili anche di grossa sezione. Per evitare interruzioni o guasti più gravi è necessario eseguire bene le giunzioni.
Evitate per prima cosa il nastro isolante, dato che le giunzioni possono essere eseguite meglio e con maggiore sicurezza senza usarlo.
Se i fili da unire sono pochi è opportuno l’impiego di morsettiere A; ne esistono di varie dimensioni adatte alle varie sezioni dei fili e si acquistano a stecche;
potete lasciare attaccate le singole coppie di morsetti B oppure potete separarle facilmente tagliandole in C con le forbici poiché sono in gomma;
svitate completamente le due viti di serraggio; infilate e serrate da un lato il filo di alimentazione e dall’altro lato i fili derivati (dello stesso colore);
procedete cosi per gli altri fili;
spellate i fili da giuntare per circa 5 mm in modo che nessuna parte scoperta sporga dal morsetto B.
Se i fili da giuntare sono numerosi, si usano invece delle speciali ogive filettate internamente e isolate esternamente:
attorcigliate fra loro i fili dello stesso colore da unire; le estremità scoperte in questo caso devono essere lunghe 1,5-2 cm;
avvitatevi quindi sopra un’ogiva D dello stesso colore che dovrà completamente coprire le parti spellate dei fili;
procedete nello stesso modo per gli altri fili; ripiegate a questo punto e sistemate con cura i vari mazzetti di fili all’interno della cassetta, specialmente se su di essa va installato un interruttore o una presa.
Risulta essere ovvio, ma vale sempre la pena di ripeterlo, che tutte queste operazioni vanno eseguite in assenza di corrente elettrica.