In questa guida spieghiamo come togliere gli aloni bianchi o scuri dal legno.
Per eliminare anelli bianchi o scuri su mobili trattati allo stoppino (dett. 1) (un anello bianco indica che è stato appoggiato un oggetto caldo; un oggetto umido, invece, lascia un anello scuro) intervenite in questo modo:
provate a lucidare la superficie del mobile, se la macchia è appena visibile.
Se gli anelli ancora non scompaiono:
mettete la superficie danneggiata in posizione quasi verticale e bagnate la zona degli anelli con un batuffolo di cotone intriso di alcool (dett. 2); date fuoco con un fiammifero (dett. 3) all’esiguo strato di alcool prima che questo possa evaporare: il calore generato dalla fiamma, la cui durata è di pochi attimi, dovrebbe essere sufficiente a fare evaporare l’umidità della vernice, senza danneggiare la stessa; tenete presente che gli anelli bianchi sono formati da piccolissime particelle di vapore imprigionate nella vernice e che quindi ogni traccia dovrebbe scomparire; lucidate la superficie con un semplice trattamento di cera (solida, non liquida).
Qualora i due interventi non diano esito positivo adottate un cura ancora più radicale:
ripulite la parte danneggiata con cartavetro finissima (n. 00);
togliete tutta la polvere con un panno umido (ma non bagnato);
passate lo stoppino e riverniciate poi la parte; procedete alla raschiatura dell’intera superficie del mobile, se gli anelli sono molto profondi e provvedete poi alla riverniciatura completa. Nel caso dei mobili verniciati alla nitrocellulosa, provate a togliere le macchie con un abrasivo liquido molto delicato, quale il Sidol;
strofinate bene con uno straccio soffice e lucidate prima che sia completamente asciugato; lucidate poi con cera solida. Anche per la nitro, qualora questo primo intervento non riuscisse, è consigliabile la «bruciatura» con l’alcool.
Una curiosità: eliminate anelli bianchi da un mobile verniciato a nitro ricorrendo al sistema del burro e della cenere di sigaro che sono una miscela dolcemente abrasiva:
spalmate un po’ di burro a temperatura ambiente (cioè molto morbido) con un dito (dett. 1) sulla parte danneggiata;
ricopritelo con la cenere;
fregate sugli anelli in senso rotatorio con un blocchetto A di legno o di sughero rivestito di panno morbido B.