In questa guida spieghiamo come costruire degli scaffali a muro.
Occorre distinguere, anzitutto, fra gli scaffali a muro veri e propri, quelli cioè che sono formati da ripiani fissati direttamente alle pareti di casa per mezzo di sistema a muratura o con supporti di vario genere, e quelli che invece, pur poggiando al muro, dispongono di un telaio sia pur semplice e ridottissimo, al quale si applicano i ripiani.
Nelle figure sono indicati i sistemi di scaffalatura che rappresentano in pratica i tipi più comuni per risolvere il problema dei libri o che comunque possono rispondere soltanto a un’ambizione decorativa. Se non disponete di punti di appoggio terminali, vale a dire se costruite su una parete aperta, dovete necessariamente fissare a questa due supporti per lo scaffale, uno per estremità (se invece lo scaffale è molto largo, un terzo supporto a metà non guasta); tali supporti possono essere del tipo più semplice: si tratta di due montanti A collegati da traversine a incastro B o semplicemente fissate nella parte interna (cioè quella meno visibile) con chiodi robusti (dett. 1) della fig. successiva; oppure appoggiate i montanti direttamente su viti a tassello C (dett. 2) o su blocchetti di legno D (dett. 3) o su piastrine metalliche E (dett. 4) o sostenuti da un arco (dett. 5);
appoggiate sulle traversine i ripiani dello scaffale che potete ancorare con una serie di chiodi;
fissate, a sua volta, lo scheletro al muro con una serie di viti a tassello.
Un altro tipo di struttura «indipendente» è quello indicato nella figura sottostante:
utilizzate in questo caso anziché montanti di legno delle staffe metalliche (ve ne sono in commercio di molti tipi e non avrete che l’imbarazzo della scelta);
innestate all’altezza voluta questi montanti B dotati appunto di apposite staffe C;
appoggiate poi su queste i ripiani, che possono essere metallici oppure di legno;
fissate, ovviamente, i montanti metallici al muro come quelli di legno con viti a tassello;
se volete sistemare la scaffalatura in una rientranza della parete potete utilizzare le due stesse rientranze come altrettanti montanti;
potete avvalervi, in questo caso, di numerosi sistemi di fissaggio dei ripiani; uno consiste nell’introdurre in ogni lato due viti a tassello con estremità ad anello (dett. 2 del primo disegno), avvitando fino a che l’anello si trova in posizione piatta; appoggiate poi sopra il ripiano; oppure (dett. 3 e 4 dello stesso disegno) potete fissare al muro, per mezzo di viti a tassello, un blocchetto di legno o una staffa angolare metallica, su cui appoggerete poi i ripiani.
Se desiderate montare ripiani un po’ originali, di vetro, non ci sono eccessivi problemi:
fissate, anche in questo caso, a muro, con i soliti tasselli di gomma o plastica, due viti su cui applicherete una borchia a becco A;
fate lo stesso all’altra estremità, quindi introducete il vetro, tagliato nelle dimensioni volute, nelle quattro borchie;
dovete lavorare in questo tipo di montaggio con la massima precisione: se il legno, anche il compensato, si flette leggermente, e perdona un errore seppur minimo, il vetro è rigido e richiede che le borchie siano piazzate con esattezza; ricordate che i fissaggi con vite a tassello si praticano in questo modo:
riportate sulla parete le misure esatte relative alla posizione dei supporti;
perforate con un trapano su quel punto esatto per una profondità pari alla lunghezza del tassello;
inserite il tassello e in questo la vite: avvitando, il tassello si espande e blocca qualsiasi fuoruscita.
SCAFFALI SU PARETI DI LEGNO
La costruzione di scaffali di legno, o il semplice montaggio di una scaffalatura metallica, su una parete rivestita di legno, presenta una serie di problemi: infatti applicare una struttura destinata a sopportare discrete sollecitazioni su una superficie che non è perfettamente solidale alla parete, ma che a questa è a sua volta fissata, presenta problemi non indifferenti di «tenuta».
Applicate in questo caso i sostegni dello scaffale in corrispondenza dei listelli di legno su cui poggia il rivestimento della parete;
se effettuate rivestimento e scaffali contemporaneamente non ci sono grossi problemi;
dovete, infatti, dopo aver fissato il telaio al muro, segnare sul soffitto e sulle pareti adiacenti, con una matita, il punto esatto in cui sono collocati i listelli del telaio stesso;
quando avrete ultimato il rivestimento potrete fissare in quei punti tutti i sostegni per lo scaffale;
se lavorate invece su una parete già rivestita, ritrovare i punti esatti di passaggio dei listelli non sarà molto facile;
potete, se avete un po’ di pratica e un orecchio dall’udito molto fino, ricorrere al vecchio metodo di picchiettare la parete con le nocche delle dita: dove il suono è più sordo, si è certi che il rivestimento, la cosiddetta perlinatura, poggia direttamente sul telaio;
potete anche togliere una o più tavole di rivestimento in vari punti della parete e indagare con l’uso di una pila tascabile e di uno specchietto, misurando con un metro snodabile le distanze dei listelli del telaio dall’apertura.
Su una parete rivestita di legno potete fissare, praticamente, qualsiasi tipo di scaffale. Occorrono però alcune avvertenze:
se scegliete uno scaffale metallico, per esempio, prima dell’acquisto dovete stare bene attenti che la lunghezza dei ripiani, e quindi la distanza fra i due montanti da applicare alla parete, coincida esattamente con la distanza fra due listelli verticali del telaio della perlinatura;
potete anche rivolgere la vostra attenzione su quei modelli formati da due montanti sui quali si fissano soltanto i sostegni dei ripiani, i quali a loro volta possono essere metallici o di legno.
SCAFFALATURA IN LEGNO
Tutti questi problemi, ovviamente, non si presentano a chi vuole costruire uno scaffale di legno in quanto può determinare secondo le necessità quale sarà la sua larghezza. In questo caso, tuttavia, si presenta un altro problema. Poiché i ripiani, in uno scaffale di legno, generalmente non poggiano esclusivamente sulle due estremità, vale a dire sui montanti, a meno che questi abbiano la loro stessa larghezza, può essere opportuno regolare la distanza fra i vari ripiani, e quindi anche il loro numero, in base ai listelli orizzontali del telaio a muro. In questo modo sarà possibile rendere i ripiani solidali con la parete servendosi di un sistema a spine. Il fissaggio dei montanti al telaio del perlinato, inoltre, deve avvenire in punti diversi da quelli che sono serviti a fissare il telaio stesso alla parete, con viti e tasselli; questo per il semplice motivo che la nuova vite, inevitabilmente, toccherebbe quella montata precedentemente, impedendo un buon bloccaggio.
Potete infine adottare una scaffalatura «mista», con montanti e sostegni in metallo e ripiani in legno. Anche questa è di facile montaggio sia su pareti rivestite di legno sia su muri tappezzati o imbiancati in modo tradizionale. È essenziale, se intendete usare lo scaffale per oggetti pesanti, che questo sia particolarmente rigido, cosa che otterrete con un buon fissaggio e impiegando per il telaio appoggiato al muro un buon legno.