In questa guida spieghiamo come pitturare pareti e soffitti
Come Pitturare le Pareti
La pittura la forma più tradizionale di «finire» le pareti interne di una casa. L’operazione, un tempo ardua e dai risultati spesso deludenti, è oggi alla portata di tutti con l’utilizzo delle moderne idropitture che hanno un’ottima capacità coprente e un’ottima resa. Un chilo di prodotto dovrà essere diluito con acqua nella misura di circa il 20-30% per l’applicazione con rullo; una diluizione maggiore è richiesta per la tinteggiatura a pennello. Un chilo di pittura con l’aggiunta di acqua come sopra permette la tinteggiatura di una superficie di 12-16 mq.
Vista la semplicità d’impiego pertanto ci si riferirà solo a questo tipo di pittura che ha il pregio di essere lavabile e di garantire, quindi, una maggiore durata rispetto ad altri.
LA PREPARAZIONE
Se volete avere dei buoni risultati, è necessario curare con un po’ di pazienza la preparazione del locale e delle pareti;
coprite con nastro adesivo prese e interruttori elettrici e tutti gli infissi non asportabili (staffe, mensole, battiscopa ecc.);
staccate i mobili dalle pareti e, raccolti al centro del locale, copriteli con fogli di plastica;
usate la stessa copertura per il pavimento; ricordate che prima di tinteggiare le pareti, dovranno essere dipinti i soffitti; preparate dapprima la superficie delle pareti in questo modo:
spolverate i muri con una spazzola rigida; lavate, in caso di superfici vecchie, con acqua e sapone usando una spugna;
coprite preventivamente con il liquido fissativo adatto al tipo di colore usato, se la superficie è molto porosa (gessi, stucchi ecc.);
allargate i bordi A usando lo spigolo vivo di un raschietto B se sul muro vi sono eventuali crepe, agendo sia in superficie sia in profondità;
preparatevi su una tavoletta di legno C un po’ di stucco da pareti D o, in mancanza, di gesso; stendete con la spatola E bene lo stucco con movimenti trasversali alla crinatura;
rasate bene e levigate con carta vetrata a essiccazione avvenuta;
colorate poi con un pennello le parti stuccate che altrimenti risulterebbero visibili.
GLI ATTREZZI NECESSARI
Le idropitture danno migliori risultati se stese con rullo. Questo attrezzo dotato di manici di prolunga consente la tinteggiatura della maggior parte delle pareti senza l’uso della scala. Quest’ultima e un pennello serviranno solamente per stendere il colore in punti difficili (angoli, bordi, rientranze) dove il rullo non arriva o potrebbe sporcare marmi, cornici di legno, termosifoni o altro. Oltre i barattoli di colore, servono un secchio per fare la diluizione e una vaschetta con griglia in cui si verserà il colore a mano a mano necessario. Nella vaschetta va intinto il rullo che dovrà essere ben sgocciolato sulla griglia prima di utilizzarlo. Una spatola da stuccatore e un po’ di carta vetrata grana completano la modesta dotazione necessaria per portare a termine l’operazione di tinteggiatura.
LA TECNICA
Per ottenere risultati praticamente perfetti è necessario seguire alcune semplici regolette:
rimescolate per prima cosa a fondo il colore creando così un’amalgama completa fra pigmenti e sostanze portanti;
preparate in un’unica soluzione specialmente nel caso di colori composti, tutto il colore necessario più un certo quantitativo di scorta: è infatti molto difficile azzeccare lo stesso tono di colore, anche usando gli stessi ingredienti, in tempi diversi;
ricordate anche durante il lavoro che è opportuno rimescolare frequentemente la pittura;
cominciate quindi dall’alto procedendo con il rullo in modo sistematico senza premerlo molto sul muro e senza farlo scorrere troppo velocemente;
le «rullate» della prima mano potranno essere oblique rispetto alla verticale;
non sovrapponete le rullate, ma fate, ad esempio quattro rullate, intervallate 5-10 cm fra loro per poi tornare indietro rullando sulle zone «saltate»; questo evita fastidiose e antiestetiche rigature;
preferite sempre dare una seconda mano;
se dovete coprire pareti scure con colori chiari o molto diversi, potranno essere necessarie anche tre mani. La seconda mano, o comunque quella definitiva, va data rullando in senso verticale; non insistete con l’uso del rullo in parti anguste,
ma passate appena necessario al pennello;
non attendete a usare il pennello quando avete completato l’uso del rullo perché, data la velocità di essiccazione di queste pitture, si noterebbe il momento diverso in cui sono state date le pennellate;
procedete quindi di pari passo alternando rullo e pennello;
lavate gli attrezzi o le parti macchiate (pavimenti, vetri ecc.) con acqua fredda a lavoro ultimato;
lasciate asciugare completamente rullo e pennello prima di riporli;
ricordate che prima di tinteggiare una parete intonacata di fresco con malta di calce, devono passare sei mesi; se l’intonaco aveva invece una buona percentuale di calce idraulica e gesso, la tinteggiatura potrà avvenire prima;
scegliete infine il colore tenendo conto che, oltre al gusto personale, se volete conferire a una stanza uguale «luminosità» in ogni punto, sarà necessario colorare le pareti più in «ombra» con una tonalità di colore più chiara;
tenete presente poi che quando si tinteggia una stanza, il soffitto è la prima parte da fare;
preparate pertanto il soffitto alla pittura coprendo i lampadari con un foglio di plastica come in A;
procedete poi alla stuccatura delle varie crepe B, usando una spatola morbida come indicato in C; individuate anche le più piccole crinature, riparatele con stucco e lisciatele con carta vetrata; se volete ottenere una pittura omogenea del soffitto date poi una mano di fondo di pittura su tutti quei punti in cui avete steso lo stucco; procedete, successivamente, alla stesura vera e propria della pittura.
Come Pitturare il Soffitto
Vediamo ora come pitturare il soffitto.
GLI ATTREZZI NECESSARI
Il sistema più rapido e che dà i migliori risultati per dipingere un soffitto è quello che impiega il rullo: questo tuttavia si presta per pitturare su grandi superfici, ma non è adatto nei punti angusti.
Occorrerà quindi disporre di un pennello rotondo (diametro 3 cm) e di una pennellessa media. Per completare il quadro dell’attrezzatura sarà necessaria la vaschetta con griglia per intingere e strizzare il rullo e un secchio per il colore. Quando si dipinge il soffitto è preferibile, inoltre, avere il centro della stanza libero; i mobili che non possono essere portati fuori dalla stanza è bene vengano spostati e coperti con carta o plastica.
LA TECNICA
Predisposti materiali e attrezzi, è possibile iniziare la tinteggiatura:
dipingete dapprima, usando pennello e pennellessa, gli angoli che il soffitto fa con le pareti; qualora il colore di queste ultime fosse più chiaro di quello del soffitto, coprite tutto attorno alla sommità delle pareti con del nastro adesivo in carta largo 4-5 cm; sarebbe infatti molto difficile fare poi scomparire «l’ombra» di colore scuro debordato sulle pareti;
nel caso opposto, invece, fate debordare intenzionalmente sulle pareti in modo da poter poi realizzare lo stacco netto con il soffitto;
sgocciolate sempre con cura pennello e pennellessa e “tirate” il colore in modo da non causare colature, ma senza lasciare tracce delle setole; adoperate quindi il rullo con il quale darete una prima mano in diagonale;
le rullate non dovranno essere l’una contigua all’altra, ma alternate da spazi non dipinti; ritornate poi indietro per saldare le varie strisciate dipinte.
Questa tecnica è molto importante soprattutto usando le moderne idropitture a essiccazione rapida. Un soffitto, specialmente se non viene dipinto da molto tempo, richiede, per ottenere un buon risultato, almeno un paio di mani di pittura; dato poi che la sua superficie è destinata sempre a essere illuminata con luce radente (che evidenzia i difetti) è importante che l’ultima «mano» abbia la rullata nello stesso senso della luce; nel caso di due mani, quindi, la prima verrà data in senso trasversale alla direzione di provenienza della luce e la seconda in senso longitudinale.