Il bruciatore è quel dispositivo che provvede a una corretta miscelazione fra l’aria e il combustibile usato, accende la miscela e indirizza la fiamma entro la camera di combustione della caldaia. Il bruciatore dispone inoltre di apparecchi di controllo che ne comandano automaticamente l’accensione e lo spegnimento in relazione alla temperatura dell’acqua della caldaia. Gli interventi sui bruciatori a gas sono molto modesti e riguardano soprattutto il controllo periodico della combustione. Sui bruciatori a gasolio, invece, il dilettante ha modo di intervenire in molte occasioni.
Tutti gli organi del bruciatore sono contenuti entro un cofano metallico dove è sistemata anche la valvola regolabile dell’aria. Dato che il bruciatore è una «macchina elettrica», è assolutamente indispensabile staccare la corrente elettrica prima di iniziare qualsiasi intervento! Il bruciatore deve disporre di un interruttore automatico indipendente.
Se dovete pulire il disco di turbolenza: è necessario per prima cosa staccare il blocco bruciatore della caldaia. Per far questo non è necessario staccare i tubi di alimentazione del gasolio e i cavi di alimentazione elettrica, è però indispensabile interrompere l’alimentazione elettrica agendo sull’interruttore generale del bruciatore. Prima di iniziare ogni tipo di intervento sul bruciatore è necessario spegnere l’impianto e lasciar raffreddare il bruciatore stesso;
staccate l’alimentazione elettrica;
sollevate la piastrina di fermo A (dett. 1 della figura a destra) che mantiene il bruciatore a contatto con la flangia della caldaia;
estraete e ruotate il bruciatore verso sinistra; l’intero bruciatore resta sostenuto dal braccio a snodo B (dett. 2).
Le parti principali del bruciatore (dett. 3) che in questo modo avrete bene in vista sono il boccaglio C, il disco di turbolenza D, lo spruzzatore E e le viti F per l’apertura del cofano G;
pulite il boccaglio allentando la vite A; estraete il boccaglio B dal collare anteriore C del bruciatore;
lavate internamente ed esternamente il boccaglio, con un pennello bagnato di trielina;
smontate il disco di turbolenza allentando la vite G che stringe il ponticello H di fissaggio degli elettrodi I;
ruotate gli elettrodi in fuori come in K;
allentate la vite J ed estraete il disco di turbolenza L;
eseguite la pulizia del disco di turbolenza L immergendolo interamente, con il suo supporto M, in una vaschetta contenente trielina;
lasciatelo a bagno qualche minuto;
pulitelo con un pennello e lasciatelo asciugare; attenzione però: se il disco si presentasse bagnato di gasolio chiedete tempestivamente l’intervento di un tecnico specializzato.
Se volete sostituire gli elettrodi procedete come segue:
svitate la vite a testa zigrinata A e togliete il coperchio B della coclea;
staccate, tirando, il filo C dell’elettrodo D; allentate la vite E e sfilate dall’avanti l’elettrodo (nel dettaglio 1 un elettrodo positivo guasto: notate le crepe longitudinali nella porcellana, da sostituire. Nel dettaglio 2 come si toglie la fotoresistenza F per la pulizia);
immergete l’elettrodo negativo in trielina e quindi pulitelo con uno straccio;
pulite invece quello positivo con un pennello morbido bagnato di trielina soprattutto ‘nel punto in cui la punta metallica scompare nella porcellana.
Se gli elettrodi si presentassero corrosi o deformati e se la porcellana presentasse delle minutissime crepe longitudinali, non esitate a sostituirli con altri nuovi, ma dello stesso tipo;
eseguite il montaggio degli elettrodi in senso inverso avendo cura di sistemare le punte nel modo corretto;
distanziate le due punte fra loro di 3-4 mm e fissatele circa I mm avanti allo spruzzatore; serrate a fondo la vite del ponticello di fissaggio e reinserite il cavo di alimentazione elettrica; non provate mai a ridare corrente al bruciatore prima di avere chiuso il coperchio e fissato il bruciatore alla caldaia;
eseguite prima di chiudere il coperchio della coclea la manutenzione della fotoresistenza.
Pulizia della fotoresistenza e dei filtri
Ogni bruciatore è munito di una fotoresistenza che ha il compito di tenere sempre sotto controllo la fiamma; se questa si spegne, la fotoresistenza fa intervenire prontamente la elettrovalvola che blocca l’alimentazione del gasolio.
Specialmente se l’impianto non viene periodicamente controllato o quando il tiraggio è scarso, i fumi di ritorno della combustione possono sporcare la fotoresistenza. Risulta essere necessario pertanto pulirla:
aprite il coperchio della coclea svitando la vite zigrinata;
togliete il coperchio;
estraete, sfilandola verso l’alto, la fotoresistenza togliendola così dalla sua sede della coclea: non è necessario staccare i collegamenti elettrici;
togliete delicatamente con uno straccetto asciutto e senza peli ogni traccia di fuliggine dalla faccia anteriore della fotoresistenza;
pulitene la sede con un pennellino asciutto;
reinseritela quindi nella sua sede richiudendo poi il coperchio della coclea.
Pulite ora i filtri, procedendo in questo modo: spegnete il bruciatore se è in funzione;
staccate l’alimentazione elettrica (questa manovra deve diventare un’abitudine anche, come in questo caso, per eseguire interventi su parti non alimentate elettricamente);
chiudete il rubinetto posto sulla tubazione di alimentazione del combustibile a monte del filtro;
prendete una bacinella o un secchio e tenetelo sotto e vicino al filtro;
togliete ora il bicchiere A del filtro svuotandolo del gasolio e della morchia che contiene; staccate via, se non è uscita con il bicchiere, la reticella filtrante B;
immergete e lavate con trielina sia il bicchiere sia la reticella filtrante;
non usate lo stesso trattamento per le guarnizioni in gomma C; queste, se sporche, vanno pulite con uno straccio, ma vanno rimontate leggermente bagnate d’olio minerale o di gasolio per non farle screpolare e per garantirne la tenuta; rimontate filtro e bicchiere;
aprite il rubinetto di alimentazione e controllate che non si verifichino perdite;
avviate il bruciatore.
Per pulire invece il filtro del bruciatore procedete come segue:
spegnete il bruciatore e interrompete l’alimentazione elettrica;
aprite il coperchio posteriore del bruciatore: per questa operazione non è necessario staccare il bruciatore dalla camera di combustione; chiudete il rubinetto di alimentazione (lo stesso visto in precedenza);
ponete sotto il corpo del filtro una vaschetta per raccogliere quel po’ di gasolio che normalmente è contenuto nel filtro;
allentate progressivamente usando una chiave a brugola M le due viti N ed O che fissano il coperchio laterale del filtro P;
attenzione: all’interno del coperchio, tutto attorno, è sistemata una guarnizione di gomma G a sezione tonda: la funzione di questa guarnizione è fondamentale per il buon funzionamento del bruciatore; fate quindi attenzione a non danneggiarla malamente nel togliere il coperchio;
estraete con due dita lo scodellino filtrante Q;
immergetelo in trielina o benzina;
pulitelo dopo qualche minuto con delicatezza con un pennellino morbido;
controllate che non vi sia sporcizia nella sede dello scodellino e rimettetelo al suo posto; verificate che la guarnizione G del coperchio sia nella rispettiva sede tutto attorno;
chiudete il filtro con il suo coperchio stringendo a fondo le viti dopo averle avvitate a mano; aprite il serbatoio di alimentazione, ridate corrente e riaccendete il bruciatore;
rispegnetelo dopo un po’ e controllate che non si siano verificate perdite di combustibile. Se la guarnizione del filtro risultasse poco elastica, sostituitela con un’altra nuova e identica.
Come pulire la caldaia.
In occasione della pulizia della camera di combustione controllate lo stato d’uso dei mattoni M (vedi figura) che la rivestono, sostituendo quelli sgretolati. Questo lavoro è sporchevole, indossate quindi abiti da lavoro (meglio una tuta) e calzate guanti vecchi. La fuliggine del gasolio è sempre leggermente untuosa. Interrompete l’alimentazione elettrica del bruciatore;
staccate il bruciatore dal corpo della caldaia e posatelo a terra su di un foglio di plastica; proteggetelo poi dalla polvere con uno straccio; aprite il portello (molte caldaie hanno portelli di servizio apribili con maniglie o svitando dei bulloni) facendo luce con una buona torcia elettrica o con una lampada portatile da lavoro; illuminate per bene l’interno della camera di combustione;
pulite la caldaia (se non è molto sporca) con una spazzola d’acciaio S fissata con due chiodi a un bastone lungo quanto basta per raggiungere i punti più reconditi;
utilizzate invece (se la caldaia è più sporca) una spatola metallica T o di legno da usare come raschietto per togliere via il più grosso;
iniziate il lavoro di pulizia in ogni caso dal soffitto della caldaia;
posate la spatola o la spazzola in fondo alla caldaia e tirate verso l’esterno esercitando una certa pressione;
procedete con sistematicità non tralasciando alcun angolino: cosi facendo gran parte della fuliggine si accumula in basso e verso l’apertura della caldaia dove è più facile raccoglierla; passate poi alle pareti;
raccogliete la fuliggine con una paletta racchiudendola in sacchetti di plastica:
pulite infine il fondo con, un aspirapolvere; verificate lo stato delle mattonelle isolanti sostituendo subito quelle danneggiate;
richiudete il portello della caldaia e rimontate il bruciatore.