Per il taglio delle lamiere fino ad 1 mm di spessore, materiale che si adopera molto spesso in diversi lavori, occorre una cesoia da lattoniere. Le forbici comuni, talvolta usate allo scopo, perdono subito il filo e danno tagli irregolari.
La cesoia viene tenuta perpendicolarmente rispetto alla lamiera; una posizione obliqua torce la lamiera che tende ad infilarsi tra le due lame. Durante l’operazione di taglio, un dito (indice o mignolo) resta tra i due bracci per poterli divaricare nuovamente (fig. 839). La parte della lamiera a sinistra del taglio deve trovarsi sotto la lama, quella a destra sopra; alcuni modelli di cesoie danno tagli piani.
Per tagliare una striscia da una lamiera, si tiene il pezzo in modo che la striscia si trovi a destra. Viceversa, nel caso di tagli curvilinei si tiene il pezzo — prima squadrato approssimativamente nella forma voluta — in modo che la striscia sia a sinistra, lasciando così visibile il contorno esatto da seguire (fig. 841).
Si tenga presente che la cesoia non deve mai essere chiusa totalmente durante il taglio, perché le sue punte lascerebbero il segno nella lamiera. Per tagliare grandi aperture occorre una cesoia speciale con lame piú curve ed appuntite. Si tratta di un attrezzo non indispensabile, perché simili aperture possono essere fatte anche con scalpello e lima o con la sega da traforo.
La cesoia permette il taglio di lamiere fino a 0,7 mm di spessore, senza fatica alcuna; con qualche sforzo si possono tagliare anche lamiere di spessore superiore, ìino ad 1 mm circa. Lo sforzo è minore se fissiamo uno dei bracci della cesoia nella morsa (fig. 841).
Attenzione al pericolo di ferite: la cesoia può dare luogo a contusioni quando non è adoperata a regola d’arte, in quanto una sua brusca chiusura può imprigionare parte del palmo tra i bracci. Lungo il taglio si formano trucioli sottili ma taglientissimi, che possono causare lacerazioni della pelle; perciò i bordi devono essere sempre spianati subito con l’aiuto di una lima.