Se ne trovano di svariate dimensioni e fogge, dal semplice candelabro a una fiamma ai complicati lampadari a fiamme multiple. Il materiale con cui sono realizzati può essere metallo o legno e il lavoro di trasformazione assumerà, di conseguenza, caratteristiche diverse.
Se volete mantenere l’aspetto originario sarà necessario, oltre alla lampada e al portalampade, dotarlo di una candela simulata; in commercio se ne trovano di varie dimensioni già pronte e verniciate;
potete anche farle in casa senza difficoltà. La candela a un’estremità dovrà poter essere fissata al candelabro e all’altra dovrà presentare una cavità capace di accogliere il portalampade;
se usate un portalampade mignon il diametro interno della cavità dovrà essere di 23 mm, nel caso di portalampade normali, il diametro sarà di 37 mm;
prendete un supporto cilindrico (quale un manico di scopa B o un tubo di cartone) e avvolgetevi sopra della carta oleata A;
dovete ottenere un diametro uguale a quello richiesto per la cavità;
la fascia di carta dovrà essere larga 5-6 cm in più di quanto sarà lunga la candela. L’inizio e la fine dell’avvolgimento preparatorio dovranno essere fissati con colla;
tagliate ora una striscia di carta bianca C di larghezza uguale alla lunghezza della candela; fissate il suo inizio con una striscia di nastro adesivo e procedete all’avvolgimento avendo cura di spalmare la carta con della tenace colla per legno. Il diametro esterno della candela dovrà essere portato rispettivamente a 27 e a 41 mm;
lasciate asciugare completamente (servono almeno 24 ore);
sfilate poi la candela cava tagliando il nastro adesivo;
turate il foro dell’estremità bassa con un tappo di sughero forato al centro per il passaggio del filo;
lisciate con carta vetrata l’altra estremità e usando della colla densa mescolata con polvere di gesso fate le colature H di cera finta; verniciate con bianco latte semiopaco; preparate nel frattempo un portalampade con il cavetto di alimentazione;
incastrate il portalampade sulla candela dopo aver fatto passare il cavetto nel sughero.
Se il candelabro è metallico L sarà necessario forare con il trapano il piatto raccoglicera M e, subito sotto, lo stelo cavo;
forate lo stelo anche in basso in mezzo ai piedi di sostegno;
aiutatevi con un filo di ferro e fate passare il cavetto N attraverso i fori;
sistemate sui fori, se il metallo è sottile, dei passacavi di gomma per proteggere il cavetto di alimentazione; un nodo del cavetto tra il piatto raccoglicera e lo stelo eviterà strappi.
Se il candelabro è di legno O, il problema della foratura si presenta più arduo:
togliete la spina di ferro su cui venivano piantate le candele e usando la più lunga punta del trapano disponibile (diametro 6-8 mm) forate il legno al centro. La prosecuzione del foro può essere eseguita con un ferro arroventato P. Il lavoro va eseguito con calma e metodo. Montate la candela e completate l’impianto elettrico.