La distribuzione del calore in un impianto centralizzato viene fatta per mezzo di appositi radiatori ai quali giunge l’acqua riscaldata dalla caldaia. Essi, per la loro conformazione, cedono parte del calore dell’acqua all’ambiente e restituiscono alla caldaia acqua intiepidita, se non proprio fredda.
Radiatori, pannelli radianti e termoconvettori sono tutti scambiatori di calore ambientali e devono trovare il posto giusto nella casa. Essi vengono fissati alle pareti con staffe metalliche oppure, in alcuni tipi antiquati, posati direttamente sul pavimento. La loro posizione viene scelta in fase di progettazione; è tuttavia possibile modificarla anche se questo comporta qualche spesa per l’intervento di tecnici specializzati. La posizione ottimale di un radiatore è quella sotto le finestre perché il radiatore riscalda l’aria fredda che scende dalla finestra e la rispedisce in alto a riscaldare la stanza come si vede in figura.
La sorgente di calore A non dev’essere mai opposta al punto più freddo della stanza (finestra B). Questo infatti provocherebbe la formazione di una corrente forzata d’aria fredda in basso e calda in alto, nel senso indicato dalle frecce. Ogni radiatore logicamente ha un tubo di ingresso dell’acqua calda normalmente dotato di rubinetto e uno di uscita dell’acqua raffreddata. D’altra parte l’acqua, riscaldandosi nel bollitore, aumenta di volume e potrebbe, espandendosi, far esplodere le tubazioni se nel circuito di mandata non fosse inserito il serbatoio.
Se il rubinetto del radiatore perde: può essere che i premistoppa si sia logorato; non è possibile sostituirlo senza svuotare il radiatore; questo si può fare solo se il radiatore dispone di un secondo rubinetto (sul tubo dell’acqua fredda); in caso contrario occorre svuotare l’intero impianto.
Potete eliminare la perdita stringendo meglio il premistoppa;
svitate quindi la vite di fissaggio della manopola;
togliete, se esiste, la calotta protettiva del corpo del rubinetto;
stringete con una chiave apposita il dado di serraggio del premistoppa. Attenzione; ad operazione ultimata il rubinetto deve poter ruotare liberamente. Nel caso in cui stringendo il premistoppa il rubinetto restasse bloccato o la perdita non si arrestasse è bene chiamare l’idraulico.
Se il radiatore non scalda: la causa è quasi sempre una bolla d’aria che si è formata all’interno dei suoi elementi. La bolla d’aria impedisce la circolazione dell’acqua e il radiatore resta freddo o scalda poco.
Potete eliminare questo inconveniente se il radiatore è dotato di apposita valvola di spurgo posta sul dado di serraggio superiore degli elementi del radiatore;
premunitevi di un recipiente e ponetelo sotto la valvola di spurgo;
aprite lentamente la valvola (se necessario aiutatevi con una pinza);
lasciate aperta la valvola finché non uscirà un fiotto omogeneo (senza bolle) d’acqua;
montate una speciale valvola autospurgante che permette lo sfogo dell’aria, ma impedisce l’uscita dell’acqua se l’impianto non è dotato di valvole di spurgo ed è soggetto a formare bolle d’aria. Il montaggio richiede comunque lo svuotamento del radiatore o di tutto l’impianto e quindi l’intervento dell’idraulico.