Tutte le stufe elettriche si basano sul principio che un filo metallico percorso da energia elettrica si scalda. Questo filo nelle stufe è di tipo speciale: resistente ai successivi arrossamenti, offre una elevata resistenza al passaggio dell’energia elettrica. E’ un sistema di riscaldamento “pulito” ed estremamente semplice che trova però nel costo dell’energia elettrica un ostacolo alla diffusione.
Le stufe elettriche si usano specialmente nelle mezze stagioni quando non sono ancora accesi gli impianti centrali di riscaldamento.
Una stufetta elettrica a convezione è senza dubbio il tipo di stufa più diffuso e quindi più noto. Se uno dei tre elementi non scalda, due sono gli interventi possibili:
a) se il filo di resistenza si è rotto:
congiungete in questo caso i due tronconi con un tubicino di rame e schiacciate con una pinza quest’ultimo (dettaglio 1 e 2);
b) se il filo di resistenza va sostituito:
togliete quello vecchio svitando ai due estremi
del tubo refrattario le viti A come indicato nel dettaglio 3.
Se invece la stufetta elettrica è del tipo a circolazione forzata e presenta l’inconveniente di non scaldare, o scalda a intermittenza o emette poca aria calda:
dovete aprirla svitando le viti A che fissano il coperchio posteriore, poi, se non scalda, riparate o cambiate la resistenza B.
Per la sostituzione completa della resistenza: estraete il telaietto (normalmente è tenuto in sito da viti o clips a molla);
staccate i fili di alimentazione annotandone la posizione;
allentate i morsetti e svolgete l’elemento rotto seguendone il percorso;
fissate ora una estremità del nuovo elemento al morsetto centrale;
tendete infine la spirale in modo omogeneo; disponetela sul telaietto come visto in precedenza e fissatela all’altro morsetto;
collegate i fili di alimentazione e rimontate il te-laietto nella sua sede;
controllate il serraggio dei morsetti dei fili C e D sul commutatore E se la stufetta scalda a intermittenza;
provvedete se emette poca aria calda a lubrificare l’albero del motorino F del ventilatore con un paio di gocce d’olio leggero per motori elettrici (oppure SAE 20);
fate ruotare a mano la ventola, agevolando così la penetrazione del lubrificante;
controllate sempre l’efficienza della manopola G del commutatore;
attenzione: in caso di mancato funzionamento della ventola non accendete gli elementi riscaldanti; la stufa si surriscalderebbe e si danneggerebbe.